Come fare una donazione in denaro

16.03.2016 14:19

Come regalare denaro a parenti e amici: il bonifico in banca e la causale per la donazione di somme, le tasse da pagare, la scrittura privata e l’atto del notaio.

 

Non è raro il caso in cui ci si trovi a offrire un aiuto in denaro a un familiare, un parente o un amico in momentanee difficoltà economiche: tutte le volte in cui si regala una somma (o qualsiasi altro bene) a un’altra persona, e questa l’accetti (anche tacitamente), si verifica quella che, in gergo giuridico, viene detta donazione. Se invece c’è l’impegno del beneficiario della somma di restituirla senza interessi si parla di prestito, o meglio di un mutuo gratuito. Il mutuo diventa, invece, oneroso se viene previsto l’obbligo di restituire la somma maggiorata con gli interessi.

 

 

Donazione di una somma di denaro di modico valore

Per la donazione non sono necessarie particolari forme se essa ha ad oggetto somme di modico valore: dunque, il regalo potrebbe avvenire con una semplice dichiarazione verbale (senza bisogno di atti scritti) o con un comportamento concludente, ossia procedendo alla consegna materiale del denaro o a bonificare l’importo.

 

Se tale importo è inferiore a 3.000 euro, si può utilizzare il denaro in contanti. Invece, per importi superiori, scatta l’obbligo dell’utilizzo di strumenti tracciabili come il bonifico bancario o l’assegno bancario o circolare non trasferibile.

 

La legge non dice quando la donazione possa considerarsi di “modico valore”; per stabilirlo bisogna avere a riferimento sia le condizioni economiche del donante che del donatario. Lo stesso importo può essere considerato “modico” per determinati soggetti e “non modico” per altri. Si pensi al pensionato che ceda al nipote disoccupato tutto quanto depositato sul proprio conto corrente, ammontante a poche migliaia di euro: in tal caso la donazione è certamente di non modico valore.

 

 

Donazione di una somma di valore elevato

Per tutti i casi di donazioni in denaro di non modico valore è necessario recarsi dal notaio e firmare un atto pubblico alla presenza di due testimoni (generalmente forniti dallo stesso studio notarile). Se non viene rispettata tale forma, la donazione è nulla e il donatario può essere costretto a restituire l’importo a seguito di una causa che gli può essere intentata da qualsiasi soggetto controinteressato (non solo, ad esempio, il donante, ma eventuali suoi eredi).

 

Se le parti non si recano dal notaio, è possibile comunque sanare la nullità della donazione emettendo una dichiarazione di remissione del debito nei confronti del donatario tenuto alla restituzione della somma.

 

Inoltre, quando gli importi sono elevati e destinati, per esempio, all’acquisto di beni di valore come un’auto o una parte di immobile, è sempre bene formalizzare per iscritto la donazione anche ai fini di un eventuale accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate mediante redditometro. Si pensi al caso in cui il padre benestante doni al figlio 10.000 euro per acquistare un’auto; l’atto potrebbe non considerarsi “di modico valore”, posta la situazione agiata del donante. Ciononostante, è più prudente firmare una scrittura privata, munendola di data certa (con la registrazione o il timbro postale): ciò perché, un giorno, il fisco potrebbe chiedere chiarimenti sulla provenienza del denaro utilizzato per l’acquisto del bene e, se il contribuente non riuscirà a fornire la prova della altruità della somma proveniente da donazione, l’ufficio è legittimato a presumere che si tratti di redditi non dichiarati (cosiddetto “nero”).

 

Le tasse

Il capitolo fiscale è sempre quello più delicato quando si parla di donazioni o successioni. Dobbiamo però distinguere a seconda che si tratti di donazione di modesto valore o meno.

 

Le tasse da pagare per la donazione di modico valore

Per la donazione di modico valore non è dovuta né l’imposta sulle donazioni, né l’imposta di registro per la registrazione dell’eventuale atto che le parti abbiano deciso di sottoscrivere.

 

Le tasse da pagare per la donazione di non modico valore

Per le donazioni tra coniugi e parenti in linea retta (genitori e figli, rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, adottanti e adottati), non si paga l’imposta di donazione se l’importo non eccede 1 milione di euro (cosiddetta franchigia). Oltre tale importo si paga l’imposta con aliquota al 4% dell’importo donato.

 

Per le donazioni tra fratelli e sorelle la franchigia è di 100.00 euro, per cui solo dopo tale importo si dovrà pagare l’imposta di successione, la quale, in questo caso, è pari al 6%.

 

Invece, per le donazioni tra parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado, non è prevista lacuna franchigia e l’aliquota è del 6%.

 

 

Come fare la donazione di una somma di denaro

Per sintetizzare quanto appena detto, possiamo così schematizzare i passaggi necessari per regalare una somma di denaro.

 

Donazione di modico valore. Se hai intenzione di donare una somma di denaro di basso importo, come ad esempio 500 o 1.000 euro, puoi consegnare direttamente il denaro nelle mani dl beneficiario, senza dover pagare alcuna tassa. Se lo preferisci, puoi optare anche per un versamento mediante sistemi tracciabili come il bonifico bancario. In tal caso la causale del bonifico può essere la seguente

 

Regalo in favore di… [nome e cognome del beneficiario] per [eventualmente inserire la ragione della donazione: per es. sostegno economico, festa di compleanno, nozze, laurea, ecc.].

 

Potresti eventualmente decidere di formalizzare l’atto di donazione con una scrittura privata, registrandola, senza dover pagare, anche in questo caso, le imposte.

 

Donazione di non modico valore. Se hai intenzione di donare una somma di denaro di elevato valore (come ad esempio 5.000 euro se il tuo patrimonio e quello del donatario non è particolarmente “ricco”), devi necessariamente andare dal notaio e firmare un atto pubblico di donazione.

Anche in questo caso, la causale del bonifico potrà essere la medesima indicata prima:

 

Regalo in favore di… [nome e cognome del beneficiario] per [eventualmente inserire la ragione della donazione: per es. sostegno economico, festa di compleanno, nozze, laurea, ecc.].

 

 

La donazione indiretta

Se il donante, piuttosto che dare i soldi al donatario, preferisce acquistare per conto suo un bene, pagando il venditore con l’intesa che la titolarità del bene deve essere comunque imputata al donatario, si verifica quella che viene detta donazione indiretta.

Se, dunque, nella donazione diretta il donante procura al donatario i soldi, in quella indiretta gli procura direttamente il bene dopo aver pagato il relativo prezzo per suo conto. In tal caso il bene entra direttamente nel patrimonio del beneficiario, senza prima passare da quello del donante.

 

Per realizzare una donazione indiretta il donante può ricorrere ad altri strumenti. I più diffusi sono i seguenti:

 

– donazione diretta di denaro con onere a carico del donatario di acquistare un determinato bene;

 

– stipula da parte del donante di un contratto di acquisto in veste di rappresentante con successiva rinuncia a titolo di liberalità a richiedere al rappresentato quanto effettivamente pagato;

 

– accordo con cui il donante assume per spirito di liberalità e gratuità l’obbligo di pagare un debito del donatario (il prezzo al venditore) sorto in occasione di uno specifico contratto di vendita;

 

– stipula di un contratto a favore di un terzo (donatario) come ad esempio nel caso di un contratto di vendita di un immobile tra venditore e figlio e assunzione da parte del padre del relativo obbligo di versare il corrispettivo.